1Tessalonicesi 5 19-21 Non spegnete lo Spirito,non disprezzate le profezie;esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono.
MARIA SIMMA : LA VISIONE DEL PURGATORIO.
"Il purgatorio si trova in parecchi luoghi", rispose un giorno Maria. "Le anime non vengono mai "fuori" dal purgatorio, ma "con il purgatorio". Maria Simma vide il purgatorio in diverse maniere:
una volta in un modo ed un'altra volta in modo diverso. In purgatorio c'è un'immensa folla di anime, è un continuo andirivieni. Ella vide un giorno un gran numero di anime assolutamente a lei sconosciute. Quelle che avevano peccato contro la fede portavano sul cuore una fiamma scura, altre che avevano peccato contro la purezza una fiamma rossa. Poi ella vide le anime in gruppo: preti, religiosi, religiose; vide cattolici, protestanti, pagani. Le anime dei cattolici soffrono più di quelle dei protestanti. I pagani invece hanno un purgatorio ancora più dolce, ma essi ricevono meno soccorsi, e la loro pena dura più a lungo. Icattolici ne ricevono maggiormente e sono liberati più in fretta. Ella vide pure molti religiosi e religiose condannati al purgatorio per la loro tiepidezza di fede e la loro mancanza di carità. Bambini di soli sei anni possono essere costretti a soffrire abbastanza a lungo in purgatorio.
A Maria Simma fu rivelata la meravigliosa armonia che esiste fra l'amore e la giustizia divina. Ogni anima è punita secondo la natura delle sue colpe e il grado d'attaccamento al peccato commesso.
L'intensità delle sofferenze non è la stessa per ogni anima. Alcune devono soffrire come si soffre sulla terra quando si vive una vita dura, e devono aspettare per contemplare Dio. Un giorno di purgatorio rigoroso è più terribile di dieci anni di purgatorio leggero. La durata delle pene è molto varia. Un prete di Colonia restò in purgatorio dal 555 fino alla Ascensione del 1954; e, se non fosse stato liberato dalle sofferenze accettate da Maria Simma, avrebbe dovuto soffrire ancora a lungo ed in modo terribile.
Ci sono pure anime che devono soffrire terribilmente fino alla fine del giudizio universale. Altre hanno solo mezz'ora di sofferenza da sopportare, o meno ancora: non fanno che "attraversare il purgatorio in volo", per così dire.
Il demonio può torturare le anime del purgatorio, soprattutto quelle che sono state la causa della dannazione di altre.Le anime del purgatorio soffrono con una pazienza ammirevole e lodano la misericordia Divina, grazie alla quale sono scampati all'inferno. Esse sanno che hanno meritato di soffrire e deplorano le loro colpe. Supplicano Maria, Madre della Misericordia.
Maria Simma vide pure molte anime che aspettavano il soccorso della Madre di Dio.
Chiunque pensa durante la vita che il purgatorio sia poca cosa e ne approfitta per peccare deve espiarlo duramente.
COME POSSIAMO VENIRE IN AIUTO DELLE ANIME DEL PURGATORIO?
1) Soprattutto con il sacrifico della Messa, che nulla potrebbe supplire.
2) Con delle sofferenze espiatorie: ogni sofferenza fisica o morale, offerta per le anime.
3) il Rosario è, dopo il Santo Sacrificio della Messa, il mezzo più efficace per aiutare le anime del purgatorio. Porta loro un gran sollievo. Ogni giorno numerose anime sono liberate per mezzo del Rosario, altrimenti avrebbero dovuto soffrire lunghi anni ancora.
4) Anche la Via Crucis può portare loro grande sollievo.
5) Le indulgenze sono di un valore immenso, dicono le anime. Esse sono un'appropriazione della soddisfazione offerta da Gesù Cristo a Dio, Suo Padre. Chiunque, durante la vita terrena, guadagni molte indulgenze per i defunti, riceverà pure, più degli altri nell'ultima ora, la grazia di guadagnare interamente l'indulgenza plenaria accordata ad ogni cristiano in "articulo mortis".E'una crudeltà non mettere a profitto questi tesori della Chiesa per le anime dei defunti. Vediamo! Se ci si trovasse davanti a una montagna piena di monete d'oro e si avesse la possibilità di prendesse a piacimento per soccorrere dei poveretti incapaci di prenderne, non sarebbe crudele rifiutar loro questo servizio? In parecchie località l'uso delle preghiere indulgenziate diminuisce di anno in anno, e così anche nelle nostre regioni. Bisognerebbe esortare maggiormente i fedeli a questa pratica di devozione.
6) Le elemosine e le buone opere, soprattutto i doni in favore delle Missioni, aiutano le anime del purgatorio.
7) L'ardere delle candele aiuta le anime: prima perché quest'attenzione d'amore dà loro un aiuto morale poi perché le candele sono benedette e rischiarano le tenebre in cui si trovano le anime.
Un bambino di undici anni di Kaiser chiese a Maria Simma di pregare per lui. Era in purgatorio per avere, il giorno dei morti, spento al cimitero le candele che bruciavano sulle tombe e per avere rubato la cera per divertimento. Le candele benedette hanno molto valore per le anime. Il giorno della Candelora Maria Simma dovette accendere due candele per un'anima mentre sopportava per essa delle sofferenze espiatorie.
8) Il gettare dell'acqua benedetta mitiga le pene dei defunti. Un giorno, passando, Maria Simma, gettò dell'acqua benedetta per le anime. Una voce le disse: "Ancora!".
Tutti i mezzi non aiutano le anime nella stessa maniera. Se durante la sua vita qualcuno ha poca stima per la Messa, non ne approfitterà molto quando sarà in purgatorio. Se qualcuno ha mancato di cuore durante la sua vita riceve poco aiuto.
Coloro che peccarono diffamando gli altri devono espiare duramente il loro peccato. Ma chiunque abbia avuto buon cuore in vita riceve molto aiuto. Un'anima che aveva tralasciato di assistere alla Messa poté domandare otto Messe per suo sollievo, poiché durante la sua vita mortale aveva fatto celebrare otto Messe per un'anima dei purgatorio.
Maria è, per le anime del purgatorio, la Madre della Misericordia. Quando il suo nome echeggia in purgatorio le anime provano una grande gioia. Un'anima disse che Maria alla sua morte aveva domandato a Gesù di liberare tutte le anime che si trovavano nel purgatorio il giorno dell'assunzione, e Gesù aveva esaudito la preghiera di Sua Madre. Il giorno dell'Assunzione queste anime avevano accompagnato Maria in cielo, poiché ella era stata incoronata come Madre di Misericordia e Madre della Grazia Divina. Al purgatorio Maria distribuisce le grazie secondo la Volontà Divina: Ella passa sovente in purgatorio. Ecco ciò che vide Maria Simma.
LE ANIME DEL PURGATORIO E I MORENTI
Durante la notte di Tutti i Santi un'anima le disse: "Oggi, giorno di Tutti i Santi, moriranno al Voralberg due persone che sono in gran pericolo di dannazione. Queste non possono essere salvate se non si prega con insistenza per loro". Maria Simma pregò: fu aiutata da altre persone. La notte seguente un'anima venne a dirle che le due anime erano scampate dall'inferno ed erano arrivate nel purgatorio. Uno dei due malati si era tuttavia fatto amministrare i Santi Sacramenti, l'altro li aveva rifiutati. Secondo ciò che dicono le anime del purgatorio, molti andrebbero all'inferno perché si prega troppo poco per loro. Si potrebbero salvare molte anime dall'inferno se mattino e sera si recitasse questa preghiera indulgenziata con tre Ave Maria per coloro che muoiono il giorno stesso: "O Misericordiosissimo Gesù, che bruciate di un sì ardente amore per le anime, Vi scongiuro, per l'agonia dei Vostro Santissimo cuore e per i dolori della Vostra Madre Immacolata, di purificare con il Vostro Sangue tutti i peccatori della terra che sono in agonia e che devono morire oggi stesso. Cuore agonizzante di Gesù, abbiate pietà dei morenti".
Maria Simma vide un giorno numerose anime sulla bilancia fra l'inferno ed il purgatorio.
ISTRUZIONI
Le anime del purgatorio si preoccupano molto di noi e del regno di Dio. Ne abbiamo la prova da certi avvertimenti che esse diedero a Maria Simma. Quelli che seguono sono stati presi dalle sue note: "Non bisogna lamentarsi dei tempi che attraversiamo.E'necessario dire ai genitori che essi ne sono i principali responsabili. 1 genitori non possono rendere un peggiore servizio ai foro figli che assecondano tutti i loro desideri, dando loro tutto ciò che vogliono, semplicemente perché siano contenti e non gridino. L'orgoglio può così prendere radice nel cuore di un bambino. Più tardi, quando il bambino comincia ad andare a scuola, non sa né recitare un Pater, né fare un segno di Croce. Di Dio, alle volte, non sa assolutamente nulla. 1 genitori si discolpano dicendo che questo è il dovere del catechista e dei maestri di religione.
Là dove l'insegnamento religioso non comincia dalla più tenera età la religione non tiene, più tardi.
Insegnate ai bambini la rinuncia! Perché oggi c'è questa indifferenza religiosa? Questa decadenza morale? Perché i bambini non hanno imparato a rinunciare! Essi diventano più tardi dei malcontenti e degli uomini senza discrezione che prendono parte a tutto e vogliono aver tutto a profusione. Ciò provoca tante deviazioni sessuali, le pratiche e l'assassinio anticoncezionali. Tutti questi fatti gridano vendetta al cielo! Chi non ha imparato da bambino a rinunciare diventa egoista, senza amore, tirannico. Per questo motivo oggidì c'è tanto odio e mancanza di carità. Vogliamo vedere dei tempi migliori? S'incominci dall'educazione dei bambini. Si pecca in maniera spaventosa contro l'amore del prossimo, soprattutto con la maldicenza, l'inganno e la calunnia. Da dove comincia? Nel pensiero. Bisogna imparare queste cose fin dall'infanzia e cercare di scacciare immediatamente i pensieri contrari alla carità. Si combattono subito tutti i pensieri contro la carità; e non si arriverà a giudicare gli altri senza carità.
Per ogni cattolico l'apostolato è un dovere.
Alcuni l'esercitano con la professione e altri con il buon esempio. Ci si lamenta che molti sono corrotti dai discorsi contro la morale o contro la Religione. Perché dunque gli altri tacciono? 1 buoni devono pur difendere le loro convinzioni e dichiararsi cristiani. Nel corso della storia della Chiesa la salute delle anime e della civiltà cristiana non sono forse state per i laici un dovere più urgente e più imperioso che ai giorni nostri? Ogni cristiano dovrebbe rimettersi a ricercare il regno di Dio ed a cercare di farlo progredire, altrimenti gli uomini non saranno più in grado di riconoscere il governo della Provvidenza.
La preoccupazione dell'anima non deve essere soffocata da quella esagerata del corpo.
Il 22 giugno 1955, durante la notte, sentii distintamente: "Dio esige un'espiazione!" Ed è con i sacrifici volontari, accettati con la preghiera, che si può espiare maggiormente. Ma se questi sacrifici non si accettano di buona voglia, Dio li esigerà con la forza. Perché è necessaria un'espiazione.
PERCHE DIO LO PERMETTE?
Molta gente si domanda: "È possibile che Dio permetta ai morti di apparire ai vivi?".
Ammettendo che tutto sia possibile alla Sua Bontà, perché Dio permette delle cose cosi straordinarie? Non è certamente per soddisfare la nostra curiosità: se per la Misericordia di Dio si producono dei fatti fuori dell'ordinario, essi sono tuttavia conformi al piano Divino della salvezza. Questo è il punto di vista nel quale ci si deve mettere per farsi un giudizio e per avere un vantaggio spirituale. Questi fatti sono di grande consolazione per i defunti, perché permettono loro di essere liberati dalle sofferenze, e spronano i vivi a pregare maggiormente per le anime dei purgatorio ed a distaccarsi da tutto ciò che è terreno.
Il grande pericolo di oggi è che le cose vanno materialmente troppo bene. Noi dobbiamo vegliare e preoccuparci maggiormente della vita eterna, poiché essa dura sempre. Non attacchiamo il nostro cuore a ciò che è temporale: di tutto ciò che passa noi non potremo mai portar via nulla. Proprietà, affari, belle case, tutto ciò passa e più presto di quello che pensiamo: noi potremo portar via solo le nostre buone opere. E' evidente che abbiamo bisogno dei beni terreni per vivere, ma si tratta di non attaccarvi il nostro cuore: ecco il problema.
Questo è il senso e lo scopo delle apparizioni delle anime dei purgatorio, come di tutte le altre rivelazioni private. E': il solo motivo per cui Dio permette tali contatti soprannaturali: il buon Dio Misericordioso si degni di darci la Sua benedizione e la sua Grazia per poterne trarre profitto. Un'anima a cui Dio vuoi dare una grazia particolare possiede già dalla nascita questa grazia, ma non è raro che essa sia accordata più tardi. Le vie dei Signore sono ammirevoli, insondabili. Un gran peccatore può diventare un gran Santo, come lo prova S. Agostino. Saulo è diventato San Paolo, e tutto ad un tratto.
DOMANDE DIVERSE
"Conosce le anime che si indirizzano a Lei?" mi si chiede.
Quelle che ho già conosciuto le riconosco subito; le altre no, a meno che non mi dicano chi sono. Esse appaiono il più delle volte in abito da lavoro. "Si può inviare un'anima dei purgatorio da un'altra persona?".
No, non si può. Avrei fatto volentieri; avrei voluto soprattutto mandarne una a quelle persone che non fanno che prendere in giro queste cose e che non credono che le anime dei purgatorio possano apparire. Mi fu pure domandato se si poteva far venire le anime. No, non si può. Esse vengono quando il Buon Dio lo permette per chiedere la loro liberazione.
"E' un peccato non credere alle apparizioni delle anime dei purgatorio?" No, non è un dogma di fede; non si è obbligati a crederci, ma non bisognerebbe riderne.
CHE COSA SANNO DI NOI LE ANIME DEL PURGATORIO?
Le anime sanno di noi e di quello che ci capita molto di più di quello che noi crediamo. Sanno, per esempio, chi prende parte alla loro sepoltura, se si prega o se si va semplicemente per fare atto di presenza, senza dire una preghiera, cosa che succede sovente. Esse sanno se si va via dopo l'offertorio, senza assistere alla Messa che sarebbe di gran profitto per loro. Se si assistesse con devozione alla funzione, invece di accompagnare solamente il corpo al cimitero, si aiuterebbero maggiormente i defunti, poiché, altrimenti, si va solo per essere visti, ciò che è di minimo profitto per loro.
Le anime sanno anche tutto ciò che si dice di loro, ciò che si fa per loro; esse sono molto più vicine a noi di quello che crediamo, esse sono vicinissime.
CIO' CHE AIUTA LE ANIME DEL PURGATORIO
Il soccorso più prezioso che possiamo dare alle anime è senza dubbio la Messa, ma nella misura solo in cui i defunti l'hanno stimata da vivi. Anche qui si raccoglierà ciò che è stato seminato. Dei resto non contano solo le Messe dei giorni di precetto (domenica e feste), ma pure quelle dei giorni feriali. Certo, non tutti possono assistere alla Messa durante i giorni di lavoro; ognuno ha le proprie occupazioni professionali, i propri obblighi, e prima di tutto c'è il dovere.
Ma ci sono pure delle persone che potrebbero andarci senza mancare ad alcun dovere: i pensionati, per esempio, che sono in buona salute, solidi sulle loro gambe, che stanno vicino alla chiesa, ma che dicono: "Sono obbligato ad andarci la domenica, ma non durante la settimana; dunque non ci vado".
Coloro che pensano ed agiscono così devono aspettare a lungo dopo la morte affinché una Messa sia loro di profitto, poiché durante la loro vita ne hanno fatto poco caso. Se non possiamo andarci, inviamovi di frequente i ragazzi in età scolastica. In molti posti non ci sono più scolari alle Messe celebrate durante i giorni feriali. Se si sapesse qual è il prezzo di una sola Messa per l'eternità le chiese sarebbero piene, anche durante la settimana. Nell'ora della morte le Messe, alle quali abbiamo assistito con devozione durante la nostra vita, sono il nostro maggior tesoro; esse hanno per noi più valore delle Messe che sono celebrate per noi dopo la morte.
Parenti ed educatori si lamentano che i bambini, ai nostri giorni, sono indolenti e disobbedienti. Questo non è un effetto dei caso: una volta i bambini assistevano ogni giorno alla Messa degli scolari. La preghiera e la Comunione davano loro la forza d'essere obbedienti e fedeli al loro dovere. Nessun padre, nessuna madre, né nessun catechista può mettere nel cuore dei bambino ciò che Nostro Signore stesso gli dà in grazie durante la Messa e durante la Comunione. Mi è stato chiesto se è necessario accendere delle candele e dei lucignoli e se quest'atto di devozione ha un senso ed un valore. Certo, specialmente quando sono benedetti. E quando non lo sono, bisogna pensare che si comprano le candele ed i lucignoli per amore dei nostri defunti: ogni atto d'amore ha un gran valore.
L'acqua benedetta è preziosa, essa pure, quando si adopera con fede e fiducia. Ma è la stessa cosa aspergerne il suolo con una mano piena o spanderne solo una goccia, accompagnata da una giaculatoria; spesso vai meglio una sola goccia. Peccato che in molte case non ci sia più un'acquasantiera; non c'è quindi occasione di dare dell'acqua benedetta alle anime del purgatorio.
QUALI SONO I PECCATI PIU' SEVERAMENTE PUNITI IN PURGATORIO?
I peccati contro la carità: maldicenza, calunnia, rancore; le querele, provocate dalla cupidigia e l'invidia, sono severamente punite nell'altro mondo. Ecco, per esempio, un buono a nulla potrebbe essere un uomo come si deve, se fosse trattato con bontà e carità. Facciamo attenzione a non criticare, o ridere di certa gente: ciò nuoce gravemente alla nostra anima. Quante volte delle persone sole si lamentano che non le si aiuti un poco, mentre nelle vicinanze, forse a dieci metri di distanza, ci sono dei giovani. Ma a loro non verrebbe mai in mente di aiutare il loro vicino bisognoso di soccorso e fare un sentiero nello spesso strato di neve. E tuttavia, le opere di carità hanno la maggiore ricompensa in cielo.
Quante volte si pecca con le parole ed i giudizi sprovvisti di carità! Si potrebbe scrivere tutto un libro a questo proposito. Se seguissimo la consegna che ci dà la Madre di Dio: "Siate caritatevoli e buoni con tutti", noi potremmo convertire la maggior parte degli uomini e non avremmo da temere il comunismo.
Una parola può uccidere, una parola può guarire. L'amore copre la moltitudine dei peccati. Andiamo dunque con carità soprattutto davanti ai nostri nemici. Essere buoni con coloro che ci fanno dei bene è una cosa che fanno anche i pagani, dice Cristo. Ma fare dei bene a coloro che hanno verso di noi dei sentimenti ostili, ecco la vera attitudine cristiana; ecco ciò che il Salvatore ci domanda; così noi ci faremo un amico da un nemico, e potremo risparmiarci una gran parte dei purgatorio.
CHE COSA SOFFRONO LE ANIME DEL PURGATORIO?
Esse soffrono in mille modi diversi: ci sono tanti diversi purgatori come ci sono tante anime. Ogni anima ha la nostalgia di Dio, e questo è il più lancinante dei dolori. Inoltre ogni anima è punita in ciò e per ciò che l'ha fatta peccare. Succede, in una certa misura, anche sulla terra quando la punizione segue una cattiva azione: colui che mangia con eccesso soffre di mai di ventre e diventa troppo pesante; colui che fuma troppo è intossicato dalla nicotina ed è in pericolo di prendere un cancro ai polmoni.
Nessun'anima vorrebbe ritornare di nuovo sulla terra per vivere come prima nelle tenebre di questo mondo, poiché conosce cose di cui noi non abbiamo nessuna idea.
Le anime vogliono purificarsi in purgatorio come l'oro nel crogiuolo. Possiamo immaginarci una ragazza che volesse andare al primo ballo in abiti sporchi e spettinata? Un'anima che è in un luogo di purificazione ha una immagine così sfolgorante di Dio, che le è apparso in una bellezza, in una purità così splendida, così abbagliante, che tutte le forze dei cielo, non basterebbero a smuoverla per presentarsi davanti a Dio finché sussiste in essa la minima macchia. Solo un'anima luminosa, perfetta, osa andare verso l'incontro della luce eterna e della perfezione divina per contemplare Dio faccia a faccia.
BISOGNA PERDONARE AL DI LA DELLA TOMBA?
Un contadino venne un giorno a vedermi per lamentarsi: "Sto costruendo una stalla. Ogni volta che il muro arriva ad una certa altezza cade dall'altra parte. Noi abbiamo esaminato la cosa; non ci sono difetti, deve esserci qualcosa di soprannaturale lì dentro. Che si può fare?".
Gli domandai: "Hai forse un defunto che aveva qualcosa contro di te, o che era animato da sentimenti ostili nei tuoi riguardi?".
Rispose: "Per questo, sì! Pensavo giustamente che non potesse essere che lui che, anche sotto terra, non mi lasciasse tranquillo". "Chiede solamente" gli dico "che tu gli perdoni, null'altro". "Cosa? perdonargli? a lui che mi ha fatto tanti torti da vivo? perché possa andarsene in Cielo? No, no! Non ha che da espiare". Dovetti calmarlo: "Non se ne andrà subito in cielo; dovrà ben espiare questo torto, ma sopporterà più facilmente la sua pena. Non ti lascerà più riposo finché tu non gli abbia perdonato dal fondo dei cuore".
Non voleva saperne. Gli domandai allora: "Perché dici dunque nel Padre Nostro: "perdona le nostre offese come noi perdoniamo a coloro che ci hanno offeso?" Di fatto tu dici a Dio: "Non mi perdonare, perché anch'io non perdono al mio prossimo".
"Solo adesso capisco veramente", confessò.
Potei ancora indurlo a raccogliere tutte le sue energie per dichiarare: "SI, in nome di Dio, voglio perdonare, affinché Dio mi perdoni".
QUAL È L'EFFICACIA DELL'INDULGENZA PLENARIA CONCESSA IN PUNTO DI MORTE?
Un uomo mi fece chiedere un giorno di sua moglie morta. La risposta fu che quella donna era ancora in purgatorio. Notate che era membro di parecchie confraternita nelle quali si può guadagnare un'indulgenza plenaria in punto di morte. Si sarebbe dunque potuto pensare che non fosse più in purgatorio.
Domandai ad un'anima com'era possibile tal cosa. Ecco la risposta: "Per guadagnare pienamente un'indulgenza per se stessi, bisogna avere l'anima dei tutto staccata da ogni attaccamento terreno. Si domanda molto. Prendete, per esempio, una madre di cinque figli sul letto di morte. Ebbene, questa deve dire a Dio: "Voglio ciò che vuoi Tu, vivere o morire, come Tu vuoi".
Si domanda molto. Bisogna già essere vissuti in questi sentimenti per poter raggiungere un tal grado di distaccco nell'ora della morte.
CI SONO ANCHE BAMBINI IN PURGATORIO?
Sì, anche dei bambini che non vanno ancora a scuola possono andare in purgatorio. Dal momento che un bambino sa che qualcosa non è buona e la fa, commette una colpa.
Naturalmente, per i bambini il purgatorio non è lungo, né doloroso, poiché manca loro il pieno discernimento. Ma non dite che un bambino non capisca ancora! Un bambino capisce più di quello che noi pensiamo, ha una coscienza ben più delicata di un adulto.
QUAL' E IL DESTINO DEI BAMBINI MORTI SENZA BATTESIMO, DEI SUICIDI, etc..?
Questi bambini hanno pure un "cielo"; essi sono felici, ma non hanno la visione di Dio. Tuttavia, ne sanno così poco su questo tema che credono d'aver raggiunto ciò che esiste di più bello. Che ne è dei suicidi? sono dannati? Non tutti, perché, nella maggior parte dei casi, non sono responsabili dei loro atti. Coloro che sono colpevoli d'averli spinti al suicidio portano una responsabilità maggiore.
I membri di un'altra religione vanno pure in purgatorio?
Si, anche coloro che non credono nel purgatorio. Ma non soffrono tanto come i cattolici, poiché non avevano le sorgenti di grazie di cui noi disponiamo; senza dubbio, non hanno la stessa felicità. Le anime dei purgatorio non possono far nulla per se stesse?
No, assolutamente nulla, ma esse possono aiutarci molto se noi glielo chiediamo.
LA DONNA CHE AVEVA IL PURGATORIO PIU TERRIBILE
Un uomo mi scrisse una lettera: sua moglie era morta da un anno; da allora ogni notte sentiva bussare alla porta della sua camera. Mi chiese di andare a vedere cosa succedeva. Vi andai dopo avergli detto che non ero sicura di poter sapere qualcosa. Forse sua moglie non poteva ancora annunciarsi. Era necessario, in questo caso, abbandonare tutto nelle mani della Provvidenza. Dormii in quella camera. Verso le 23, 30 circa incominciò il rumore. Domandai subito: "Cosa vuoi? Che devo fare?". Non vidi nessuno e non ricevetti risposta alcuna. Pensai che quella donna non potesse ancora parlare. Dopo cinque minuti circa, intesi uno scalpitare spaventoso; arrivò un grosso animale, cosa che non mi era ancora capitata. Era un ippopotamo. Gettai subito dell'acqua benedetta e chiesi: "Come posso aiutarti?". Nessuna risposta: era preoccupante. Allora venne il demonio, sotto forma di un orribile serpente gigantesco che strinse l'animale... per strangolarlo. Poi, improvvisamente, scomparve. Mi misi a fare dei ragionamenti tristi. Tuttavia, quella donna non doveva essere dannata.
Poco dopo venne un'anima con un'apparenza umana, come vengono sempre da me; mi consolò: "Non temere: questa donna non è dannata, ma subisce il più terribile purgatorio che esista".
E mi disse la causa. Costei era vissuta, per decine d'anni, in inimicizia con un'altra donna: inimicizia di cui ella era la causa. La sua nemica aveva voluto sovente fare la pace, ma ella si era rifiutata: anche durante la sua ultima malattia aveva rifiutato le sue richieste con sgarbo, ed era morta così.
Abbiamo qui una prova della severità con la quale Dio punisce coloro che si comportano in una maniera ostile riguardo al prossimo, poiché questo è un atteggiamento diametralmente opposto alla carità. Nella vita si arriva sovente a dispute, ma bisogna cercare di rimettere a posto, al più presto, ogni cosa: perdonare subito. La carità oltrepassa tutto; non si ripete abbastanza il valore della sua forza. Essa copre una moltitudine di peccati.
ESORTAZIONI DATE DALLE ANIME DEL PURGATORIO
Sovente ho ricevuto, da parte delle anime, comunicazioni, esortazioni e consigli pratici. Ne cito brevemente alcuni:
Il Santissimo Sacramento non è più onorato come dovrebbe essere. In molte chiese moderne non è più al centro della chiesa.
Sovente si fanno statue e quadri che scherniscono ciò che dovrebbero rappresentare. Anche il fatto di comunicarsi in piedi senza nessuna genuflessione è una mancanza di rispetto e di umiltà.
Il Rosario dovrebbe essere tenuto in maggiore onore. La preghiera dei Rosario ha una grande potenza: Maria è il soccorso dei cristiani.
Ovunque offendo la gente dicendo, per ordine delle anime dei purgatorio, che gli abiti immodesti come le minigonne spingono all'immoralità. Bisogna prendere le cose seriamente: le donne hanno su questo punto una grande responsabilità.
Le anime desiderano che si faccia il testamento in tempo. Quante querele nascono e si continuano per generazioni perché o non si è fatto testa, mento, o non si è fatto secondo giustizia.
È necessario che ciascuno contribuisca all'avvento dei Regno di Cristo. I genitori hanno una grande responsabilità quando non lasciano lavorare attivamente i loro ragazzi. La gioventù si rende colpevole quando, per amore dei propri comodi, tralascia di compiere una buona azione.
UNA MAESTRA Di SCUOLA TIROLESE CHE HA IL SENSO DELL'UMORISMO
Ho una compagna di scuola nel Tirolo, una buona anima, la quale, ammalatasi, sopportò la malattia con pazienza. Trascorso un anno dalla sua malattia, sentii che era in sanatorio, e decisi di andare a trovarla. Quando arrivai mi disse: "Perché il Buon Dio non mi ascolta? Potrei essere tanto utile a scuola".
"Sì; ma senta, Suora", cercai di confortarla, "lei deve sempre pensare che la sofferenza è un gran segno dell'amore che Dio ci porta".
Allora, scherzando, mi rispose: "Vorrei che Egli, per un po' di tempo, non mi amasse così tanto!".
TU DEVI SANTIFICARE LA DOMENICA
Un'anima mi ha incaricato di menzionare sempre la santificazione della festa quando tengo delle conferenze. Infatti in questo giorno si fa del lavoro inutile, che non è assolutamente necessario.
Inoltre si deve assistere la domenica alla S. Messa, e non il sabato. La S. Messa dei sabato è stata introdotta solo per coloro che non hanno la possibilità di ascoltarla la domenica. Quando dei giovani vogliono fare una escursione, allora vanno a Messa il sabato. Ciò è permesso. Ma non è permesso farlo per abitudine: io vado il sabato, così la domenica non sono obbligata ad andarci. Così non si può fare. Davanti a Dio questo non vale! Le anime dei purgatorio dicono che il rito latino deve restare vicino a quello nella lingua materna, affinché anche i fedeli che parlano altre lingue possano partecipare con raccoglimento alla celebrazione festiva. Così desidera anche il Papa.
NON CI SI CURA PIU' DI RICONOSCERE I PECCATI
In molti luoghi anche la confessione è stata messa fuori uso.
La confessione è un sacramento istituito da Cristo e non dalla Chiesa, come molti credono. Cristo infatti disse: "Ricevete lo Spirito Santo: saranno rimessi i peccati a chi li rimetterete, e saranno ritenuti a chi li riterrete" (Gv. 20, 23). Quindi i peccati devono essere confessati, altrimenti come può il sacerdote decidere se si devono rimettere o no?
Una persona mi chiese un giorno: "Ma Cristo non disse che si deve andare a dire i peccati in confessionale". Al che io risposi: "No, questo Cristo non lo disse. Se lei preferisce può confessarsi davanti alla gente, in modo che il sacerdote possa darle l'assoluzione fuori dal confessionale. Ma lei li deve accusare i suoi peccati".
Con varie scuse si cerca di sostituire la confessione particolare con una penitenza fatta di meditazione. In queste parrocchie le confessioni diminuiscono notevolmente. Roma e anche i Vescovi austriaci hanno dichiarato con grande chiarezza che in una confessione comunitaria non è possibile assolvere una persona che ha dei peccati mortali. Quindi la confessione comunitaria non potrà mai sostituire la confessione personale.
Così pure si cerca di non permettere di confessarsi ai comunicando, che per la prima volta ricevono il Signore. Ciò non è permesso. 11 Papa ha già dichiarato due volte che la confessione deve precedere la prima comunione. Purtroppo molti sacerdoti non seguono più il Papa, e ciò si dovrà amaramente scontare.
Le anime dei purgatorio ci esortano continuamente a pregare per il Santo Padre. Oggi è necessario attenersi scrupolosamente a ciò che dice il Papa, e seguire la propria coscienza.
Ad Uim incontrai dei ragazzi di quindici anni che non avevano ancora ricevuto il sacramento della confessione. Domandai perché non si fossero ancora confessati e mi risposero: "Nell'occasione della prima comunione non ci fu permesso. In seguito avremmo potuto confessarci nel sesto anno di scuola elementare. Ci domandammo a vicenda: -Tu hai ancora altri peccati in più di allora? - Veramente no, all'infuori di qualche lite, di qualche disubbidienza. - Bene! - ci dicemmo -Avremmo dovuto confessarci prima di ricevere la prima comunione. Non l'abbiamo fatto. Così, non avendo preso quell'abitudine, non ci confessiamo più".
Eppure la confessione prima di ricevere la prima comunione è tanto necessaria, proprio per la formazione della coscienza dei fanciulli. Molti innovatori non hanno seguito gli insegnamenti dei Vescovi, ed hanno caparbiamente rinnovato tutto di sana pianta. Ora essi devono constatare che i fedeli, ma soprattutto i bambini, non li ubbidiscono più.
Il Decreto della Congregazione per la propagazione della Fede A.A.S. N. 58/16 dei 29-12-1966, era stato già approvato da S.S. Paolo VI il giorno 14-10-1966 e venne pubblicato per volere di Sua Santità stessa.
Tre mesi dopo la pubblicazione il Decreto venne convalidato, per cui non è più proibito divulgare - senza l'imprimitur - scritti riguardanti nuove apparizioni, rivelazioni, profezie e miracoli.
l Concilio Vaticano Il ha riconosciuto il diritto all'informazione leale fra le persone oneste; dopo il 15-11-1966 i canoni 1399 e 2218 non sono più in vigore.
(Documentazione cattolica n. 1488, pag. 327).
PURGATORIO
Coloro che muoiono nella grazia e nell'amicizia di Dio, ma sono imperfettamente purificati, sebbene siano certi della loro salvezza eterna, vengono però sottoposti, dopo la loro morte, ad una purificazione, al fine di ottenere la santità necessaria per entrare nella gioia del cielo. La Chiesa chiama "Purgatorio" questa purificazione finale degli eletti, che è tutt'altra cosa dal castigo dei dannati. La Chiesa ha formulato la dottrina della fede relativa al Purgatorio soprattutto nei Concilii di Firenze e di Trento. La Tradizione della Chiesa, rifacendosi a certi passi della Scrittura, parla di un fuoco purificatore (Mt. 12, 31). Questo insegnamento poggia anche sulla pratica della preghiera per i defunti di cui la Sacra Scrittura già parla: "Perciò [Giuda Maccabeo] fece offrire il sacrificio espiatorio per i morti, perché fossero assolti dal peccato (2 Mac 12, 46). Fin dai primi tempi, la Chiesa ha onorato la memoria dei defunti e ha offerto per loro suffragi, in particolare il sacrificio eucaristico, affinché, purificati, possano giungere alla visione beatifica di Dio. La Chiesa raccomanda anche le elemosine, le indulgenze e le opere di penitenza a favore dei defunti.
INDULGENZA PLENARIA PER I DEFUNTI
Dal mezzogiorno del 1° novembre a tutto il 2 novembre si può ottenere, una volta sola,
l'indulgenza plenaria, applicabile soltanto ai defunti, visitando in loro suffragio una chiesa
o un oratorio pubblico, o anche semipubblico per coloro che legittimamente lo usano.
Durante la visita si devono recitare un PATER, e un CREDO.
Si devono inoltre adempiere a sujo tempo le solite tre condizioni:
- Confessione sacramentale;
- Comunione eucaristica;
- Preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre (preghiera a scelta del fedele)
Alcuni brevi cenni rimessi al suo vescovo, monsignor Franz Tschann, ausiliare di Feidkirch (+1935) dal p. Alfonso Matt curato della Veggente
Maria Agata Simma, è nata il 5 febbraio 1915 a Sonntag (Vorarlberg). Sonntag è situato all'estremo lembo del Grosswalsertal, a circa 30 Km. ad est di Feldkírch, in Austria. Il padre di Maria Simma, Giuseppe Antonio, era figlio del proprietario della locanda del Leone (Lówe), chiamato anche lui Giuseppe Antonio, e sua moglie Anna Pfisterer di Sonntag.
Per anni si guadagnò la vita come custode, poi come contadino di suo fratello Johann Simma, agricoltore a Bregenz, dove fece la conoscenza di Aloisa Rinderer, figlia d'un impiegato delle ferrovie che Johann aveva preso con sé ed allevata. Giuseppe se la sposò malgrado una differenza d'età di 18 anni. Andarono ad abitare nelle vicinanze di Sonntag. Durante la prima guerra mondiale fu portalettere, poi stradino e bracciante, poi pensionato. Con sua moglie ed i suoi otto figli andò ad abitare in una vecchia casa che gli era stata data in testamento da un buon vecchio, Franz Bickel, mastro carpentiere.
A causa della grande povertà in famiglia, i figli andarono giovanissimi a servizio e dovettero guadagnarsi il pane: i ragazzi come operai e le ragazze come bambinaie. Maria Simma fu, fin dalla giovinezza, molto pia e frequentò assiduamente i corsi d'istruzione religiosa dati dal suo curato, dott. Kari Fritz. Dopo la scuola elementare partì per la Svevia, più tardi per Hard, Nenzing e Lauterach. Voleva farsi suora; ma, a tre riprese, si vide rimandare a casa, a causa della sua debole costituzione.
Il suo corredo per il convento l'aveva già in parte mendicato e in parte guadagnato da sola. Per tre anni fu a servizio a Feldkirch, alla casa di San Giuseppe. Dopo essere uscita da Gaissau tenne a casa suo padre ed ebbe cura della chiesa. Dalla morte di suo padre, nel 1947, vive sola nella casa patema. Per sopperire ai bisogni della vita si occupa di giardinaggio. Vive così di povertà e viene aiutata da gente caritatevole.
I suoi tre soggiorni in convento l'hanno formata e l'hanno fatta progredire spiritualmente, preparandola così al suo apostolato in favore delle anime del purgatorio. La sua vita spirituale è caratterizzata dall'amore filiale verso la Santissima Vergine e dal desiderio di soccorrere le anime dei purgatorio, ma anche d'aiutare con tutti i mezzi le Missioni.
Ella ha votato la sua verginità alla Madonna e ha fatto la consacrazione a Maria del Santo Grignon de Montfort, in favore, soprattutto, dei defunti, si è pure offerta a Dio, facendogli il voto come "vittima", d'amore e d'espiazione.
Maria Simma ha trovato ora, sembra, la vocazione che Dio le ha assegnata: aiutare le anime del purgatorio con la preghiera, la sofferenza espiatoria e l'apostolato. Fin dall'epoca del nazismo ha aiutato a preparare i bambini alla confessione ed al catechismo della prima comunione, dando loro un'istruzione religiosa complementare e dimostrando, in questo compito, un vero talento ed un grande "saper fare".
UN
ANNUNCIO DI SALVEZZA
CHIUDI
GLI OCCHI , SPEGNI LA MENTE , ACCENDI IL CUORE, METTITI IN ASCOLTO !!
Benvenuto a te che sei qui
per caso , benvenuto a te che gia' conosci il Signore ,un grande
benvenuto a voi che ancora non avete fatto esperienza
del suo Amore , qualunque sia la situazione che vivi in
questo momento di dolore, di malattia, di angoscia,
mancanza di lavoro, di rabbia per come va la tua vita , di inquietudine
, voglio dirti :
LA RISPOSTA E' GESU'.
Non cercare soluzioni dove non ci sono o al massimo sono
temporanee, non confidare in uomini che non ti possono aiutare .....
LA RISPOSTA E' GESU'.
Lascia che sia Lui a
prendersi cura di te , a risolvere i tuoi problemi , a darti la sua
gioia , ora LUI aspetta che affidi la tua vita nelle Sue
mani come un bambino che si fida di suo padre.
LA RISPOSTA E' GESU'.
Noi sperimentiamo le sue meraviglie ogni giorno , ora
tocca a te fidarti di Lui.
Chi crede in Lui non restera' deluso e' scritto sulla sacra Bibbia ed e' tutto vero.
Vedrai continui e silenziosi miracoli nella tua vita e
testimonierai ad altri quello che Dio ha fatto per te.
ORA METTITI IN UN ATTEGGIAMENTO DI ASCOLTO
, TROVA QUALCHE MINUTO SOLO PER TE , LASCIA CHE SIA LUI A PARLARE AL TUO
CUORE .
Attraverso questi canti della COMUNITA
GESU' AMA del rinnovamento carismatico
cattolico verrai infiammato di un amore per Dio come mai
prima nella tua vita.
Questi canti vogliono essere per te
preghiera che sgorga piano piano dal tuo cuore e sale come lode incessante al
cuore di Dio .
Prenderai coscienza che lo Spirito Santo ha un progetto
d’amore per la tua vita, ti chiede
soltanto di aprire il tuo cuore e ricevere la Sua grazia. Invocalo Spirito
Santo perche' incendi la tua vita e la trasformi con
frutti di amore , pace , gioia .
Prendi le cuffie, chiudi gli occhi ,
spegni la mente , accendi il cuore , mettiti in ascolto.
Nulla sara’ piu’ come prima.
Buona preghiera
IO MI ARRENDO A TE GESU'
C’e’ un momento per ciascuno di noi di arrendersi
al Padre definitivamente, senza compromessi , alla sua
volonta' ,al suo amore , alla sua misericordia e questo
e' il momento che lo Spirito Santo ha scelto per te.
Solo attraverso una resa totale e incondizionata a Dio e al suo infinito amore per te potrai scoprirequanto ti ama.
Deponi la veste del lutto e del
lamento sta per iniziare per te una nuova vita .
Non
c'e' spazio per la tristezza e la paura con Gesu' c'e' solo gioia e vittoria.
Io mi arrendo Gesu' pensaci Tu, confido in
Te.
Buona preghiera
ORA LO SO , SEI MIO PADRE
Mi sono abbandonato totalmente a Te e ora :
Ora lo so , sei Mio Padre , ti sei preso cura di me e io ti amo .
Mi ridoni la dignita' di figlio, la tua
paternita' , l' Amore che viene a sanare le mie ferite .
Ti supplico Signore , come
figlio ho bisogno di Te , vieni a
spezzare in me quelle catene che ancora non mi
permettono di volare alto , che mi tengono legato al mondo ,distruggile
con il tuo immenso amore, voglio essere totalmente libero
da ogni schiavitu' e compromesso , per lodarti e
benedirti tutti i giorni della mia vita.
Sei veramente meraviglioso Signore nostro Dio , ora vivo per far conoscere la tua misericordia .
Buona preghiera
VIENI SANTO SPIRITO
Hai compiuto grandi cose Signore , ora ti
chiedo la potenza su di me della tua presenza ,come gli
apostoli nel giorno di Pentecoste.
Per questo ti imploro: Vieni Santo Spirito come un fiume in me , bagnami
con il tuo immenso amore , fammi vivere tutto ciio ' e
gli apostoli e Maria SS. nel cenacolo hanno sperimentato quando hai
effuso lo Spirito Santo sopra ciascuno di loro. Credo che e’ anche per me questo fuoco
d’amore che brucia e consuma ,sana e trasforma , ama e salva. Ora Spirito Santo mi arrendo alla
gloria , la tua gloria, che hai riversato in me .
Buona preghiera
IO NON HO PIU’ PAURA
Mi hai donato il tuo Santo Spirito , mi
hai riempito dei tuoi santi doni ,ora voglio viverli con
i fratelli e le sorelle che mi metterai davanti . Non ho piu' paura di niente e di nessuno , so che hai un progetto meraviglioso per
me, combatti al mio fianco e nulla mi e’ impossibile.
Sei il Dio delle schiere e degli angeli e io mi fido di Te , Padre.
Mi hai liberato da tutte quelle paure e angosce che mi hanno tenuto legato nella mia vita e mi hanno impedito di vivere un profondo rapporto personale con Te Signore Gesu'.
Veramente ora inizia per me una nuova vita , io non ho piu' paura , le cose di prima sono passate , ecco ne sono nate di nuove.
Buona preghiera
FEDE SENZA CONFINI
Ora Padre sono in cammino , donami la
fede senza confini per camminare sulle acque , donami la
fede del centurione romano che ha creduto senza aver
visto , la fede che sposta le montagne ,la fede dell’
emorroissa che ha toccato il Tuo mantello ed e’ guarita
, la fede del cieco Bartimeo che ha creduto e
ha riacquistato la vista , la fede che distrugge le
tenebre, la fede che salva tutta la mia famiglia, la fede che ha avuto nostra Madre la Beata Vergine Maria.
Aumenta la mia fede Signore Gesu'.
Nella tempesta non avro' paura perche' la mia fede sara'
salda , invochero' il Tuo Nome e Tu mi esaudirai. Credo che nel nome di Gesu’ tutto e’ possibile e ti ringrazio fin d’ora per quello che hai gia' compiuto . E’ tutto pronto , lo Spirito Santo attende il tuo :
SI! LO VOGLIO!
Buona preghiera
IMMENSO AMORE
Il tuo Amore e' veramente immenso Signore , non ci sono parole per descriverlo.
E' alto, immenso , profondo , eterno.
"Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente .
Questo è il più grande e il primo dei comandamenti ...... solo ora lo vivo veramente ....
Voglioadorarti Signore mio Dio e ringraziarti per tutto quello che hai fatto per me , sei Tu il mio Re.
Voglio stare alla tua presenza credo che sei veramente
presente nel sacramento dell’eucaristia e mi prostro in
ginocchio per adorarti.
Sento la tua presenza ,conosci tutto di me , so che mi guardi , mi ascolti, mi ami cosi ' come sono e vieni in mio aiuto. Sei meraviglioso Gesu’.
Sono certo che esaudisci la mia preghiera e vengo a
supplicarti per tutti quelli che ancora non conoscono il tuo Immenso
Amore , insieme con nostra madre la Beata
Vergine Maria voglio annunciare a tutti che :