Leggi il Diario di suor Faustina Kowalska :la misericordia divina nella mia anima on-line Scarica il Diario di suor Faustina Kowalska in pdf Diffondi la Divina Misericordia :ti invieremo gratuitamente il materiale illustrativo Diffondi le promesse relative alla recita della Coroncina alla Divina Misericordia La Madonna promette la salvezza dell'anima! Inizia ora i primi 5 sabati del mese! II° Quaderno - Parte 3 G.M.G. Cracovia, 1936 O VOLONTA’ DI DIO, SII IL MIO AMORE! FESTA DI CRISTO RE. 25.X.1936. Durante la santa Messa mi ha investito un tale ardore interiore d'amor di Dio e per la salvezza delle anime, che non riesco ad esprimere. Sento che sono tutta un fuoco, che combatterò contro ogni male con l'arma della Misericordia. Ardo dal desiderio di salvare le anime; percorro tutto il mondo in lungo e in largo e m'inoltro fino agli estremi di esso, fin nei luoghi più selvaggi, per salvare le anime. Lo faccio mediante la preghiera ed il sacrificio. Desidero che ogni anima esalti la Misericordia di Dio, poiché ognuno sperimenta su di sé gli effetti di tale Misericordia. I santi in cielo adorano la Misericordia del Signore, io desidero adorarla fin d'ora qui in terra e diffonderne il culto, come Dio lo vuole da me. Mi sono resa conto che in certi momenti e nei più difficili sarò sola, abbandonata da tutti e dovrò far fronte a tutte le tempeste e combattere con tutte le forze dell'anima, perfino contro coloro dai quali mi attendevo un aiuto. Ma non sono sola, con me c'è Gesù; con Lui non ho paura di nulla. Mi rendo bene conto di tutto e so quello che Dio vuole da me. La sofferenza, il disprezzo, lo scherno, la persecuzione, l'umiliazione saranno la mia porzione stabile, non conosco altra via; per un amore sincero, l'ingratitudine. Questa è la strada che devo battere, seguendo le orme di Gesù. Gesù mio, mia forza ed unica mia speranza, sì, in Te solo c'è tutta la mia speranza; la mia fiducia non rimarrà delusa. Il giorno della rinnovazione dei voti. La presenza di Dio penetra nella mia anima in modo non solo spirituale, ma l'avverto anche fisicamente. 2 novembre 1936. Verso sera dopo i vespri andai al cimitero, pregai un momento e all'improvviso vidi una delle nostre suore che mi disse: « Siamo nella cappella». Compresi che dovevo andare nella cappella e pregare li per acquistare le indulgenze. Il giorno dopo, durante la santa Messa, vidi tre colombe bianche che si alzavano in volo dall'altare verso il cielo. Mi fu dato di comprendere che non solo quelle tre care anime, che avevo visto, erano andate in paradiso, ma molte altre che non erano morte nel nostro istituto. Oh, quanto è buono e misericordioso il Signore! Colloquio con Padre Andrasz alla fine degli esercizi spirituali. Mi ha meravigliato enormemente una cosa, che ho notato durante ogni conversazione in cui ho attinto consigli e indicazioni dal Padre e precisamente: ho notato che Padre Andrasz, a tutte le domande che gli facevo sulle cose che esige da me il Signore, mi rispondeva con tale chiarezza e decisione, come se lui stesso avesse vissuto questo. O Gesù mio, se ce ne fossero di più di tali guide spirituali, le anime sotto una simile direzione giungerebbero in breve tempo all'apice della santità e non sprecherebbero grazie tanto grandi. Io ringrazio continuamente Dio per questa grande grazia, perché nella Sua bontà si è degnato di porre sulla strada della mia vita spirituale queste colonne luminose che mi rischiarano il cammino, affinché non vada fuori strada o non mi attardi nel tendere all'intima unione col Signore. Ho un grande amore per la Chiesa che educa le anime e le conduce a Dio. 31.X.36. Colloquio con la Madre Generale. Quando parlai con la Madre Generale della questione di uscire, ottenni questa risposta: « Se Gesù vuole che lei, sorella, abbandoni questa Congregazione, mi dia un qualche segno che è Lui che lo vuole. Lei, sorella, preghi per tale segno, poiché io temo che lei possa essere vittima di qualche illusione. Ma d'altra parte non vorrei porre ostacoli alla volontà di Dio, né oppormi ad essa, poiché anch'io desidero fare la volontà di Dio ». E così ci accordammo che rimango ancora così come sono, fino al momento in cui il Signore farà conoscere alla Madre Superiora che Lui vuole che abbandoni questa Congregazione. E quindi tutta questa faccenda è stata rinviata ancora per un po'. Vedi, Gesù, che ora dipende soltanto da Te. Sono completamente tranquilla, nonostante le grandi sollecitazioni; io da parte mia ho fatto tutto, ed ora tocca a Te, Gesù mio, e così apparirà evidente che la causa è Tua. Io da parte mia sono pienamente d'accordo con la Tua volontà, fa' di me quello che Ti piace, o Signore, dammi solo la grazia di amarTi con sempre maggior ardore; questa è la cosa che mi sta più a cuore, non desidero nient'altro all'infuori di Te, o Eterno Amore. Non importa per quali strade mi condurrai, se dolorose o gioiose. Io desidero amarTi in ogni attimo della mia vita. O Gesù, se Tu mi ordini di andare a compiere la Tua volontà, io andrò ... se mi ordini di restare, resterò. Non importa quello che dovrò soffrire, sia in un caso che nell'altro. O mio Gesù, se andrò, so quello che debbo sopportare e patire; sono d'accordo con ciò con piena consapevolezza e l'ho già accettato con un atto della mia volontà. Non m'importa quello che è racchiuso per me in questo calice, mi è sufficiente sapere che me l'ha dato la mano amorevole di Dio. Se mi richiami da questa strada e mi ordini di restare, resterò nonostante tutte le sollecitazioni interiori. Se me le manterrai ancora nell'anima e mi lascerai in questa agonia interiore anche fino alla fine della vita, l'accetto con piena consapevolezza della volontà e con amorevole sottomissione a Te, o mio Dio. Se rimarrò, mi nasconderò nella Tua Misericordia, o mio Dio, così profondamente in modo che nessuno sguardo possa scorgermi. Nella mia vita desidero essere un incensiere pieno di fuoco nascosto; e Ti sia gradito il fumo che s'innalza verso di Te, o Ostia viva. Sento nel mio cuore che ogni piccolo sacrificio fomenta il fuoco del mio amore verso di Te, benché in modo così silenzioso e nascosto, che nessuno riesce a vederlo. Quando dissi alla Madre Generale che il Signore voleva che la Congregazione recitasse questa coroncina per placare lo sdegno di Dio, la Madre mi rispose che per il momento non poteva introdurre queste nuove preghiere non approvate. « Ma, sorella, mi dia questa coroncina; forse durante qualche adorazione si potrà recitare. Vedremo. Sarebbe bene che il reverendo dr. Sopocko stampasse un opuscoletto con la coroncina. In tal caso sarebbe meglio e più facile poterla recitare in Congregazione; mentre così è un po' difficile ». Le anime sante in paradiso esaltano la Misericordia del Signore, poiché esse hanno sperimentato su di sé questa infinita Misericordia. Ciò che quelle anime fanno in paradiso, io incomincio a farlo già su questa terra. Glorificherò Dio per la Sua infinita bontà e m'impegnerò perché altre anime conoscano e adorino questa inesprimibile ed inconcepibile Misericordia di Dio. 18.XI.1936. Oggi ho cercato di fare tutte le mie pratiche di pietà prima della benedizione, perché mi sentivo peggio del solito. Perciò subito dopo la benedizione sono andata a coricarmi. Però quando entrai in dormitorio, conobbi all'improvviso interiormente che dovevo entrare nella cella di Sr. N. che aveva bisogno d'aiuto. Entrai subito in quella cella e Sr. N. mi disse: « Che fortuna che Dio l'ha condotta qui sorella ». E parlava con una voce così bassa che riuscii a capire a malapena. Mi disse: « Sorella, mi porti per favore un po' di tè col limone, perché ho una gran sete e non posso muovermi perché soffro molto ». Ed in realtà soffriva molto ed aveva la febbre alta. Le feci il servizio e con quel po' di tè spense l'arsura delle sue labbra. Quando entrai nella mia cella, la mia anima venne avvolta da un grande amor di Dio e compresi quanto occorra fare attenzione alle ispirazioni interiori e seguirle fedelmente. E la fedeltà ad una grazia, ne attira altre. 19.XI.1936. Oggi, durante la S. Messa, ho visto Gesù che mi ha detto: « Sta' tranquilla, figlia Mia; vedo i tuoi sforzi, che gradisco molto ». Ed il Signore scomparve ed era il momento di accostarsi alla S. Comunione. Dopo la S. Comunione all'improvviso vidi il Cenacolo ed in esso Gesù e gli Apostoli. Vidi l'istituzione del SS.mo Sacramento. Gesù mi permise di penetrare nel Suo intimo e conobbi la Sua grande Maestà e nello stesso tempo il Suo grande abbassamento. Quella luce misteriosa, che mi permise di conoscere la Sua Maestà, mi svelò contemporaneamente quello che c'è nella mia anima. Gesù mi fece conoscere l'abisso della Sua mitezza e della Sua umiltà e mi fece capire espressamente che vuole questo da me. Sentii lo sguardo di Dio nella mia anima, che mi riempì di un amore ineffabile, ma capii che il Signore guardava con amore le virtù ed i miei sforzi eroici e conobbi che questo attirava Iddio verso il mio cuore. Per questo compresi che non era sufficiente che mi preoccupassi solo delle virtù normali; perciò m'impegno a praticare le virtù eroiche. Benché la cosa all'esterno sia del tutto normale, tuttavia diverso è il modo che solo l'occhio di Dio riesce a scorgere. O Gesù mio, quello che ho scritto è soltanto una pallida ombra di quello che comprendo nell'anima; e queste sono cose puramente spirituali. Ma per scrivere qualche cosa di quello che il Signore mi fa conoscere, debbo usare dei termini che non mi soddisfano affatto, poiché non rendono bene la realtà. La prima volta che ricevetti questa sofferenza fu così: dopo i voti annuali, un certo giorno mentre pregavo vidi un grande bagliore e da quel bagliore uscirono dei raggi che m'investirono e subito provai un terribile dolore alle mani, ai piedi ed al costato e le punture della corona di spine. Provavo questa sofferenza il venerdì durante la santa Messa, ma durava un momento molto breve. La cosa si ripeté per alcuni venerdì, ma in seguito non sentii alcun dolore fino al momento attuale cioè fino alla fine di settembre di quest'anno. Nel corso di questa malattia, il venerdì durante la santa Messa, sento che vengo investita dalla stessa sofferenza, che si ripete ogni venerdì e qualche volta quando incontro un'anima che non è in stato di grazia. Benché la cosa avvenga raramente, la sofferenza dura pochissimo; ma è terribile e senza una particolare grazia di Dio non potrei sopportarla. Esternamente non ho alcun segno di questa sofferenza. Quello che verrà in seguito non lo so. Tutto per le anime... 21.XI.1936. O Gesù, vedi che non sono né gravemente malata e nemmeno sana. M'infondi nell'anima l'entusiasmo per l'azione e non ho le forze, arde in me il fuoco del Tuo amore e quello che non riesco ad ottenere con le forze fisiche, viene pareggiato con l'amore. Gesù, il mio spirito soffre di nostalgia e desidera ardentemente unirsi a Te, ma mi trattengono le Tue opere. Non è ancora completo il numero delle anime che debbo condurre a Te. Desidero le fatiche, le sofferenze; si adempia in me tutto quello che hai stabilito prima dei secoli, o mio Creatore e Signore. Comprendo soltanto la Tua parola; essa sola mi dà forza. Il Tuo spirito, Signore, è spirito di pace e nulla riesce a turbare il mio intimo, poiché vi dimori Tu, Signore. So di essere sotto il Tuo particolarissimo sguardo, o Signore. Non indago con timore sui Tuoi disegni nei miei riguardi; il mio compito è quello di accettare tutto dalle Tue mani. Non temo nulla, benché imperversi la tempesta e tremendi fulmini si abbattano attorno a me. Ed allora mi sento veramente sola, ma il mio cuore sente Te e la mia fiducia aumenta notevolmente e vedo tutta la Tua onnipotenza che mi sostiene. Con Te, o Gesù, vado attraverso la vita, nelle giornate serene e in quelle di tempesta, con un grido di gioia, cantando sottovoce l'inno della Tua Misericordia. Non interromperò il mio canto d'amore, finché non lo riprenderà il coro degli angeli. Non c'è alcuna forza al mondo che possa trattenermi nella mia corsa verso Dio. Vedo che non sempre, nemmeno i superiori, comprendono la strada attraverso la quale il Signore mi conduce e non me ne meraviglio. Un certo momento vidi Don Sopocko che pregava e che esaminava questa causa. Ad un tratto vidi che veniva tracciato un cerchio di luce sul suo capo. Benché lo spazio ci separi, lo vedo spesso, specialmente quando lavora, allo scrittoio, nonostante la stanchezza. 22.XI.1936. Oggi durante la santa confessione Gesù mi ha parlato per bocca di un certo sacerdote. Quel sacerdote non conosceva la mia anima ed io mi sono accusata solo dei peccati. Egli tuttavia mi ha detto queste parole: « Adempi fedelmente tutto quello che Gesù vuole da te, nonostante le difficoltà. Sappi che, se gli uomini dovessero anche adirarsi contro di te, Gesù non si adira e non si adirerà mai contro di te. Non badare ad alcuna considerazione umana ». Sulle prime mi stupii di questo insegnamento, ma poi compresi che il Signore parlava per mezzo suo, mentre lui si rendeva ben poco conto della questione. O sacro mistero, quali grandi tesori racchiudi in te! O fede santa, segnale nel mio cammino! 24.XI. Oggi ho ricevuto una lettera da Don Sopocko. Da questa lettera ho saputo che di tutta questa causa s'interessa Dio stesso. Come l'ha iniziata il Signore, allo stesso modo il Signore la porterà a termine, e più difficoltà vedo, più sono tranquilla. Se tutta questa causa non riguardasse una grande gloria per Dio ed il bene di tante anime, il demonio non si opporrebbe a questo modo; ma egli intuisce quello che sta per perdere con quest'opera. Ora ho capito che satana odia più che mai la Misericordia; essa è il suo maggior tormento. Ma la parola del Signore si realizzerà. La parola di Dio è viva e le difficoltà non annientano le opere di Dio, ma dimostrano che sono di Dio... Un certo momento ho visto il convento di questa nuova Congregazione. Mentre giravo e visitavo tutto, all'improvviso ho visto un gruppo di bambini, la cui età si aggirava dai cinque agli undici anni. Appena mi videro, mi circondarono e cominciarono a gridare ad alta voce: « Difendici dal male » e mi fecero entrare nella cappella che c’era in quel convento. Quando entrai nella cappella, vidi Gesù martoriato. Gesù guardò benevolmente verso di me e mi disse che veniva «offeso gravemente dai fanciulli. Tu difendili dal male!». Da quel momento prego per i fanciulli. Ma sento che la sola preghiera non basta. O mio Gesù, Tu sai quanta fatica occorre per trattare sinceramente e con semplicità con coloro dai quali la nostra natura rifugge, oppure con coloro che consapevolmente od anche inconsapevolmente ci hanno fatto soffrire. Umanamente la cosa è impossibile. In quei momenti più che in altre circostanze, cerco di scoprire Gesù in quelle date persone e per amore di Gesù faccio tutto per quelle persone. In queste azioni l'amore è puro; questo esercitarsi nella carità tempra l'anima e la rafforza. Non m'aspetto nulla dalle creature. Per questo non provo alcuna delusione; so che la creatura è povera in sé e che posso dunque attendermi da essa? Dio per me è tutto, desidero valutare tutto alla luce di Dio. 27.XI.1936. Oggi in ispirito sono stata in paradiso e ho visto l'inconcepibile bellezza e felicità che ci attende dopo la morte. Ho visto come tutte le creature rendono incessantemente onore e gloria a Dio. Ho visto quanto è grande la felicità in Dio, che si riversa su tutte le creature, rendendole felici. Poi ogni gloria ed onore che ha reso felici le creature ritorna alla sorgente ed esse entrano nella profondità di Dio, contemplano la vita interiore di Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo, che non riusciranno mai né a capire né a sviscerare. Questa sorgente di felicità è immutabile nella sua essenza, ma sempre nuova e scaturisce per la beatitudine di tutte le creature. Comprendo ora San Paolo che ha detto: « Occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrò nel cuore d'uomo ciò che Dio prepara per coloro che Lo amano ». E Dio mi fece conoscere la sola ed unica cosa che ai Suoi occhi ha un valore infinito e questa è l'amore di Dio, l'amore, l'amore ed ancora una volta l'amore. E nulla è paragonabile ad un solo atto di puro amor di Dio. Oh, quali ineffabili favori concede Iddio ad un'anima che Lo ama sinceramente! Oh, felici quelle anime che già qui su questa terra godono dei Suoi particolari favori! Ed esse sono le anime piccole ed umili. Grande è la Maestà di Dio, che ho conosciuto più a fondo, che gli spiriti celesti adorano secondo il grado della loro grazia e la gerarchia in cui si dividono. La mia anima quando ha visto la potenza e la grandezza di Dio non è stata colpita dallo spavento né dal timore; no, no, assolutamente no! La mia anima è stata colmata di serenità e d'amore e più conosco la grandezza di Dio e più gioisco per come Egli è. E gioisco immensamente per la sua grandezza e sono lieta di essere così piccola, perché, proprio perché sono piccola, mi prende in braccio e mi tiene accanto al Suo cuore. O mio Dio, quanta pena mi fanno gli uomini che non credono nella vita eterna! Quanto prego per loro, affinché li investa il raggio della Misericordia e Dio li stringa al Suo seno paterno. O Amore, o regina delle virtù! L'amore non conosce timore; attraversa tutti i cori degli angeli che montano la guardia davanti al Suo trono. Esso non teme nessuno, esso raggiunge Dio e s'immerge in Lui come nel suo unico tesoro. Il Cherubino con la spada di fuoco, che fa la guardia al paradiso, non ha potere su di esso. O puro amor di Dio, quanto sei grande ed impareggiabile! Oh, se le anime conoscessero la Tua potenza! 29.XI.1936. La Madonna mi ha insegnato a prepararmi alla festa del Natale del Signore. L'ho vista oggi senza il Bambino Gesù e mi ha detto: « Figlia Mia, procura di essere mite e umile affinché Gesù che dimora continuamente nel Tuo cuore possa riposare. Adoralo nel tuo cuore. Non uscire dai tuo raccoglimento interiore. Ti otterrò, figlia Mia, la grazia di questo genere di vita interiore, di modo che senza che abbandoni la tua intimità, possa adempiere all'esterno tutti i tuoi doveri con maggior precisione. Rimani continuamente con Lui nel tuo cuore. Egli sarà la tua forza. Con le creature mantieni quei rapporti che la necessità ed i tuoi doveri esigono. Sei un'abitazione gradita del Dio vivente, nella quale Egli dimora continuamente con amore e compiacimento, e la viva presenza di Dio, che senti in maniera più viva ed evidente, ti confermerà, figlia Mia, in ciò che ti ho detto. Cerca di comportarti così fino al giorno di Natale ed in seguito Egli ti farà conoscere come dovrai trattare con Lui e come unirti a Lui ». 30.XI.1936. Oggi, durante i vespri, un dolore mi ha attraversato l'anima. Vedo che quest'opera oltrepassa le mie forze sotto ogni aspetto. Sono una piccola bimba di fronte all'enormità di questo compito e solo per un ordine preciso di Dio mi accingo a compierla. E d'altra parte anche queste grandi grazie sono divenute per me un peso che riesco a sopportare a malapena. Vedo l'incredulità da parte dei superiori e i dubbi di vario genere e di conseguenza il comportamento diffidente nei miei confronti. O Gesù mio, vedo che anche grazie così grandi possono essere una sofferenza ed è proprio così; non solo possono essere per questo motivo delle sofferenze, ma debbono esserlo come caratteristica dell'azione di Dio. Comprendo bene che se non fosse Dio stesso a tener salda l'anima in queste varie prove, essa da sola non ci riuscirebbe; e per questo Dio stesso è il suo scudo. Mentre di seguito, durante i vespri, continuavo ad esaminare questa specie di miscuglio di sofferenze e di grazie, ad un tratto udii la voce della Madonna: «Sappi, figlia Mia, che sebbene Io sia stata innalzata alla dignità di Madre di Dio, sette spade dolorose mi hanno trafitto il cuore. Non far nulla a tua difesa; sopporta tutto con umiltà. Dio stesso prenderà le tue difese». 1.XII.1936. RITIRO SPIRITUALE DI UN GIORNO. Oggi, durante la meditazione del mattino, il Signore mi ha fatto conoscere e comprendere chiaramente l'immutabilità dei Suoi desideri. E vedo chiaramente che nessuno mi può dispensare dall'obbligo di compiere la volontà di Dio da me conosciuta. La salute gravemente compromessa e la mancanza delle forze fisiche non sono un motivo sufficiente e non mi dispensano da quest’opera, che il Signore stesso sta portando avanti, mentre io debbo essere soltanto uno strumento nelle Sue mani. Ed eccomi dunque, Signore, per fare la Tua volontà. Comandami secondo i Tuoi eterni disegni e le Tue predilezioni, concedimi però la grazia di esserTi sempre fedele. Quando ho parlato con Dio nascosto, mi ha fatto conoscere e comprendere che non debbo pensarci su molto e non debbo aver paura delle difficoltà che posso incontrare. «Sappi che Io sono con te. Io stabilisco le difficoltà e Io le supero e in un attimo posso mutare gli atteggiamenti contrari in atteggiamenti favorevoli a questa causa». Nel colloquio odierno il Signore mi ha chiarito molte cose, ma qui non scrivo tutto. Dare sempre la precedenza agli altri in tutte le circostanze specialmente durante la ricreazione. Ascoltare tranquillamente senza interrompere, anche se mi raccontassero dieci volte la stessa cosa. Non farò mai domande su di una cosa che suscita molto la mia curiosità. Proposito: continuare la stessa cosa, cioè unirmi con Cristo Misericordioso. Proposito generale: raccoglimento interiore, silenzio. Nascondimi, Gesù, negli abissi della Tua Misericordia e poi mi giudichino pure gli altri come loro piace. Non parlare mai delle proprie vicende. Nella sofferenza cercare sollievo nella preghiera. Nei dubbi anche i più piccoli, consigliarsi solo col confessore. Avere sempre il cuore aperto per accogliere le sofferenze degli altri, e le proprie sofferenze immergerle nel cuore di Gesù, in modo che all'esterno non vengano notate, per quanto è possibile. Cercare di mantenere sempre l'equilibrio, anche se le circostanze sono eccezionalmente tempestose. Non permettere che venga turbata la propria quiete ed il proprio raccoglimento interiore. Nessuna cosa è paragonabile alla tranquillità dell'anima. Quando mi viene rimproverata qualche cosa ingiustamente, non giustificarsi; se la superiora vorrà conoscere la verità, cioè se ho torto o ragione, lo apprenderà non necessariamente da me. Io debbo accettare tutto con un atteggiamento interiore di umiltà. Trascorrerò questo Avvento secondo le indicazioni datemi dalla Madonna: nella mitezza e nell'umiltà. Trascorro dei momenti con la SS.ma Vergine. Attendo con ardente nostalgia la venuta del Signore. I miei desideri sono grandi. Desidero che tutti i popoli conoscano il Signore; desidero preparare tutte le nazioni a ricevere il Verbo Incarnato. O Gesù, fa' che la sorgente della Tua Misericordia scaturisca con maggiore abbondanza, poiché l'umanità è molto malata, e perciò ha più che mai bisogno della Tua compassione. Tu sei un mare sconfinato di Misericordia per noi peccatori e maggiore è la nostra miseria, maggiore è il diritto che abbiamo alla Tua Misericordia. Tu sei la sorgente che rende felice ogni creatura per mezzo della Tua infinita Misericordia. Oggi parto per Pradnik, che è nei dintorni di Cracovia; vado a curarmi e debbo restarvi tre mesi. Mi sistema colà il grande ed amorevole interessamento dei superiori e specialmente della nostra amata Madre Generale, che ha tanta sollecitudine per le suore ammalate. Ho accettato questa grazia della cura, ma mi affido completamente alla volontà di Dio. Faccia Dio di me quello che vuole. Non desidero altro se non fare la Sua santa volontà. Mi unisco alla Madonna e abbandono Nazaret per andare a Betlemme, dove trascorrerò le feste del santo Natale fra estranei, ma con Gesù, Maria e Giuseppe, poiché questa è la volontà di Dio. Cerco di compiere in tutto la volontà di Dio, non desidero maggiormente la guarigione che la morte; mi sono affidata totalmente alla Sua infinita Misericordia e come una piccola bimba vivo nella massima tranquillità. Procuro soltanto che il mio amore per Lui sia sempre più profondo e più puro, per essere la delizia del Suo sguardo ...... Il Signore mi ha detto di recitare questa coroncina per nove giorni prima della festa della Misericordia. La novena deve cominciare il Venerdì Santo. «Durante questa novena elargirò alle anime grazie di ogni genere». Quando fui presa da un po' di timore per dover rimanere così a lungo sola fuori dalla Congregazione, Gesù mi disse: « Non sarai sola, poiché Io sono con te sempre ed ovunque. Accanto al Mio Cuore non aver paura di nulla. Sono Io stesso che ho provocato la tua partenza. Sappi che il mio occhio controlla con grande attenzione ogni movimento del tuo cuore. Ti trasferisco in quel luogo isolato, per poter Io solo plasmare il tuo cuore secondo le Mie intenzioni per il futuro. Di che cosa hai paura? Se sei con Me, chi oserà toccarti? Però sono enormemente contento, figlia Mia, che tu Mi confidi i tuoi timori. ParlaMi di tutto così semplicemente ed alla buona, Mi procurerai una grande soddisfazione. Io ti comprendo, poiché sono Dio e Uomo. Questo linguaggio semplice del tuo cuore Mi è più gradito degli inni composti appositamente per onorarMi. Sappi, figlia Mia, che più il tuo linguaggio è semplice, più riesci ad attirarMi verso di te. Ed ora sta' tranquilla accanto al Mio Cuore; deponi la penna e preparati a partire ». 9.XII.1936. Questa mattina sono partita per Pradnik. Mi ha accompagnata Suor Crisostoma. Ho una cameretta per conto mio; assomiglio in tutto ad una carmelitana. Dopo che è partita Suor Crisostoma e sono rimasta sola, mi sono immersa nella preghiera, affidandomi alla speciale protezione della Madonna. Essa sola è sempre con me ed Essa, come una buona Madre, segue tutte le mie vicende ed i miei sforzi. All'improvviso vidi Gesù, che mi disse: «Sta' tranquilla, bambina Mia; vedi che non sei sola. il Mio Cuore veglia su di te ». Gesù mi ha dato tanta forza nei riguardi di una certa persona; sento la forza nell'anima. UN PRINCIPIO MORALE. Quando non si sa che cosa sia meglio fare, occorre riflettere, esaminare la cosa e chiedere consiglio, poiché non è lecito agire nel dubbio della coscienza. Nell'incertezza dire a se stessi: qualunque cosa farò, sarà ben fatta; ho l'intenzione di farla bene. Dio accetta quello che noi consideriamo buono, questo Dio lo accetta e lo considera buono. Non abbattersi se, passato il tempo, ciò che abbiamo fatto non si dimostra buono. Il Signore Dio guarda l'intenzione con la quale cominciamo e secondo questa darà la ricompensa. Questo è un principio al quale dobbiamo attenerci. Anche oggi sono andata a fare una breve visita al Signore prima di coricarmi. Il mio spirito si è immerso in Lui, come nell'unico mio tesoro; il mio cuore ha riposato un momento vicino al Cuore del mio Sposo. Sono stata illuminata su come comportarmi con le persone che mi stanno attorno e sono tornata alla mia solitudine. Il medico mi ha circondato con le sue premure; vedo attorno a me dei cuori ben disposti. 10.XII.1936. Oggi mi sono alzata presto e, ancora prima della santa Messa, ho fatto la meditazione. Qui la santa Messa è alle sei. Dopo la santa Comunione il mio spirito è sprofondato nel Signore, come l'unico oggetto del suo amore. Ho notato che venivo inghiottita dalla Sua onnipotenza. Quando sono tornata nella mia solitudine non mi sono sentita bene ed ho dovuto coricarmi subito. Una suora mi ha portato delle gocce, ma mi son sentita male tutto il giorno. Verso sera ho cercato di fare l'ora santa, ma non ci sono riuscita; mi sono unita soltanto a Gesù sofferente. La mia stanzetta isolata è vicino ad una sala dove ci sono gli uomini. Non sapevo che gli uomini fossero così chiacchieroni; dal mattino fino a notte fonda continuano a parlare di svariati argomenti. Nella sala delle donne c'è molto più silenzio. Si fa sempre questa accusa alle donne; io però ho avuto modo di convincermi del contrario. Difficile per me concentrarmi nella preghiera in mezzo a quelle risate e a quelle spiritosaggini. Non mi danno alcun disturbo solo quando la grazia di Dio prende totalmente possesso di me, poiché allora non so quello che avvenga attorno a me. O Gesù mio, questa gente quanto poco parla di Te! Parlano di tutto, ma non di Te, o Gesù. E se parlano poco, certamente non Ti pensano affatto. Si occupano del mondo intero, ma su di Te, o Creatore, il silenzio. È triste per me, o Gesù, vedere questa grande indifferenza e ingratitudine da parte delle Tue creature. O mio Gesù, desidero amarTi per loro e ricompensarTi col mio amore. L'IMMACOLATA CONCEZIONE. Fin dal mattino ho avvertito la vicinanza della Madre SS. ma. Durante la santa Messa l’ho vista così splendente e bella, che non ho parole per poter esprimere almeno in piccola parte la Sua bellezza. Era tutta bianca, cinta da una sciarpa azzurra; anche il manto azzurro, la corona sul capo e da tutta la Sua persona s'irradiava uno splendore inconcepibile. “Sono la Regina del cielo e della terra, ma soprattutto la vostra Madre”. Mi strinse al Suo Cuore e disse: « Ti sono sempre vicina nelle sofferenze ». Sentii la potenza del Suo Cuore Immacolato che si trasmise alla mia anima. Ora comprendo perché da due mesi mi sono preparata a questa festa e perché l'ho attesa con tanta nostalgia. Da oggi m'impegnerò per la massima purezza dell'anima, in modo che i raggi della grazia di Dio vi si riflettano in tutto il loro splendore. Desidero essere come il cristallo, per trovare compiacimento davanti ai Suoi occhi. 13.XII.1936. LA CONFESSIONE DAVANTI A GESU’. Quando considerai che erano già tre settimane che non mi confessavo, mi misi a piangere, vedendo la fragilità della mia anima e certe difficoltà. Non mi ero confessata a causa di circostanze sfavorevoli. Il giorno in cui ci fu la confessione, in ero a letto. La settimana dopo, la confessione ci fu nel pomeriggio ed io la mattina ero partita per l'ospedale. Questo pomeriggio è venuto nella mia cameretta d'isolamento Padre Andrasz e si è seduto, affinché mi confessassi. Prima non ha scambiato nemmeno una parola. Sono stata enormemente contenta, poiché desideravo tanto confessarmi. Come al solito svelai tutta la mia anima. Il Padre mi rispose ad ogni piccola cosa. Mi sentii stranamente felice per aver potuto così dire tutto. Per penitenza mi disse di recitare le litanie del Nome di Gesù. Quando volevo fargli presente la difficoltà che avevo per recitare quelle litanie, si alzò e mi diede l'assoluzione. Improvvisamente dalla Sua persona cominciò a sprigionarsi un grande splendore e vidi che non era Padre Andrasz, ma Gesù. Le Sue vesti erano bianche come la neve e scomparve immediatamente. In un primo momento rimasi un po' ansiosa, ma poco dopo una certa tranquillità entrò nella mia anima. Notai che Gesù confessa come gli altri confessori. Tuttavia il mio cuore durante quella confessione intuii stranamente qualche cosa, che in un primo momento non ero riuscita a capire che significato avesse. 16.XII.1936. La giornata odierna l'ho offerta per la Russia; tutte le mie sofferenze e preghiere le ho offerte per quel povero paese. Dopo la S. Comunione, Gesù mi ha detto: «Non posso sopportare più a lungo questo paese; non legarMi le mani, figlia Mia». Compresi che, se non fosse per le preghiere delle anime care a Dio, tutta questa nazione sarebbe stata già annientata. Oh, quanto soffro per questa nazione, che ha espulso Dio dai propri confini! 17.XII.1936. Ho offerto la giornata odierna per i sacerdoti. Oggi ho sofferto più di qualunque altro giorno, sia interiormente che esteriormente. Non pensavo che si potesse soffrire tanto in un giorno solo. Ho cercato di fare l'ora santa, durante la quale il mio spirito ha assaporato l'amarezza dell'Orto degli Ulivi. Lotto da sola sostenuta dal Suo braccio contro ogni genere di difficoltà, che mi si posano davanti come muri incrollabili; tuttavia ho fiducia nella potenza del Suo Nome e non ho paura di nulla. In questa solitudine Gesù stesso è il mio Maestro. Egli stesso mi educa e mi ammaestra, sento che mi trovo sotto l'influsso di una Sua attività particolare. Per i Suoi inesplicabili disegni ed insondabili decreti, mi unisce a sé in modo speciale e mi permette di penetrare in segreti impensabili. C'è un segreto che mi unisce al Signore, di cui nessuno deve essere messo a conoscenza, nemmeno gli angeli. E benché io volessi rivelarlo, non saprei come esprimermi; e tuttavia vivo di questo e vivrò in eterno. Questo segreto mi differenzia dalle altre anime qui in terra e nell'eternità. 18.XII.1936. Oggi ero abbattuta poiché è già una settimana che non viene nessuno a farmi visita. Quando mi sono lamentata col Signore, mi ha detto: « Non ti basta che vengo Io ogni giorno a farti visita? ». Chiesi perdono al Signore e scomparve l'abbattimento. O Dio, o mio Sostegno, mi basti Tu. Questa sera sono venuta a sapere che una certa anima aveva bisogno delle mie preghiere; ho pregato con fervore, ma ho avvertito che era ancora troppo poco, quindi ho continuato più a lungo. il giorno dopo ho saputo che proprio a quell'ora era entrata in agonia una certa anima e l'agonia era durata fino al mattino. Ho saputo anche che era passata attraverso dure battaglie. In modo misterioso Gesù mi fa conoscere che un'anima agonizzante ha bisogno delle mie preghiere. Sento quello spirito che mi chiede in modo vivo e chiaro di pregare. Non sapevo che ci fosse una tale unione fra le anime. Spesso è il mio Angelo Custode che me lo dice. il Bambino Gesù, durante la santa Messa, è la gioia della mia anima. Spesso lo spazio non esiste per me, vedo un certo sacerdote che lo fa scendere sull'altare. Con grande nostalgia attendo il Natale vivo, l'attesa assieme alla Madonna. O Luce eterna, che vieni su questa terra, illumina la mia mente e rafforza la mia volontà, affinché non venga meno nei momenti delle prove impegnative. La Tua luce disperda ogni ombra di dubbio, la Tua onnipotenza operi attraverso me. Confido in Te, o Luce increata. Tu, o Bambino Gesù, mi sei d'esempio nel compiere la volontà del Padre Tuo, Tu che hai detto: « Ecco Io vengo a fare la Tua volontà », fa' che anch'io adempia fedelmente in tutto la volontà di Dio. O Bambino Divino, concedimi questa grazia. O mio Gesù, l'anima mia prova nostalgia per i giorni delle prove, ma quando la mia anima è offuscata, non lasciarmi sola, stringimi fortemente a Te. Metti una custodia alle mie labbra, affinché il profumo delle sofferenze sia conosciuto e gradito soltanto da Te. O Gesù misericordioso, con quale ardente desiderio Ti sei affrettato verso il Cenacolo, per consacrare l'ostia che debbo prendere durante la mia vita. Hai desiderato, o Gesù, dimorare nel mio cuore; il Tuo Sangue vivo si unisce al mio sangue. Chi può comprendere quest'intima unione? Il mio cuore racchiude l'Onnipotente, l'Incomprensibile. O Gesù, donami la Tua vita divina; il Tuo Sangue puro e generoso pulsi nel mio cuore con tutta la Sua forza. Ti dono tutto il mio essere. Trasformami in Te e rendimi idonea a compiere in tutto la Tua santa volontà e a contraccambiarTi il mio amore. O mio dolce Sposo, Tu sai che il mio cuore non conosce nessuno all'infuori di Te. Hai aperto nel mio cuore un abisso insaziabile di amore per Te; dal primo istante che Ti ho conosciuto, il mio cuore Ti ha amato e si è immerso in Te, come nell'unico suo oggetto d'amore. Il Tuo amore puro e onnipotente sia uno stimolo ad agire. Chi concepisce e comprende a fondo l'abisso di Misericordia che è scaturito dal Tuo cuore? Ho conosciuto per esperienza quanta invidia c'è anche nella vita spirituale. Riconosco che sono poche le anime veramente grandi, pronte a calpestare tutto ciò che non è Dio. O anima, fuori di Dio non troverai la bellezza. Oh, che base fragile ha chi s'innalza a danno degli altri! Che perdita! 19.XII.1936. Questa sera ho avvertito nella mia anima che una certa persona aveva bisogno delle mie preghiere. Ho cominciato subito a pregare e improvvisamente ho conosciuto nel mio intimo e sentito lo spirito che me lo chiedeva. Ho pregato tanto a lungo, finché mi sono sentita tranquilla. La coroncina è un grande aiuto per gli agonizzanti. Prego spesso secondo un'intenzione che vengo a conoscere interiormente e prego tanto a lungo, finché nella mia anima avverto che la preghiera ha ottenuto il suo effetto. Specialmente ora che sono qui in quest'ospedale, sperimento un'intima unione con gli agonizzanti che, all'inizio della loro agonia, mi chiedono di pregare. Iddio mi ha dato un contatto misterioso con gli agonizzanti. Dato che la cosa succede abbastanza spesso, ho avuto modo di verificare anche l'ora. Oggi, alle undici di sera, sono stata svegliata all'improvviso ed ho sentito chiaramente che c'era accanto a me uno spirito che chiedeva preghiere; addirittura una forza sconosciuta mi ha costretta a pregare. La mia visione è puramente spirituale, per mezzo di una illuminazione improvvisa che in quel momento Dio mi trasmette. Prego tanto a lungo, finché sento la tranquillità nell'anima. Non dura sempre a lungo allo stesso modo; capita qualche volta che dopo una «Ave Maria» sono già tranquilla ed allora recito il «De Profundis» e non prego oltre. E alle volte capita che recito tutta la coroncina e solo allora arriva la tranquillità. Ed ho constatato anche che, quando mi sento costretta a pregare per un tempo più lungo e provo un'inquietudine interiore, l'anima affronta lotte più accanite ed un'agonia più lunga. Il modo usato per verificare l'ora è il seguente: ho l'orologio e controllo l'ora; il giorno dopo mi parlano della morte di quella persona. Domando l'ora, che corrisponde alla lettera, e lo stesso è per l'agonia. Mi dicono: « Oggi è morta la tale persona, ma così subito e si è addormentata tranquillamente ». Capita che la persona morente si trovi nel secondo o nel terzo padiglione, ma per lo spirito lo spazio non esiste. Mi capita di venire a conoscere le stesse cose anche a qualche centinaia di chilometri di distanza. Mi è capitato più di una volta con parenti e familiari ed anche con consorelle e con anime che in vita non avevo conosciuto affatto. O Dio d'infinita Misericordia, che mi permetti di recare sollievo e aiuto agli agonizzanti con le mie povere preghiere, sii benedetto tante migliaia di volte, quante sono le stelle nel cielo e le gocce d'acqua in tutti gli oceani. La Tua Misericordia ti suoni da tutta l'estensione della terra e s'innalzi fino ai piedi del Tuo trono, per esaltare questo Tuo massimo attributo, cioè la Tua indicibile Misericordia. O Dio, questa sconfinata Misericordia rapisce in una nuova estasi le anime sante e tutti gli spiriti celesti. Quei puri spiriti s'immergono in un sacro stupore, adorando l'incomprensibile Misericordia di Dio che li rapisce in una nuova estasi; la loro adorazione avviene in maniera perfetta. O Dio eterno, quanto ardentemente desidero adorare questo Tuo massimo attributo, cioè la Tua insondabile Misericordia. Vedo tutta la mia piccolezza e non posso paragonarmi agli abitanti del paradiso, che, in una santa ammirazione, esaltano la Misericordia del Signore, ma anch'io ho trovato un modo perfetto per adorare questa inconcepibile Misericordia di Dio. O Gesù dolcissimo, che Ti sei degnato di permettere a me misera di conoscere la Tua insondabile Misericordia. O Gesù dolcissimo, che hai amabilmente voluto che io parlassi al mondo intero della Tua inconcepibile Misericordia, ecco oggi prendo in mano questi due raggi, che sono scaturiti dal Tuo Cuore misericordioso, cioè il Sangue e l'Acqua e li spargo su tutta la faccia della terra, affinché ogni anima sperimenti la Tua Misericordia e, dopo averla sperimentata, l'adori per i secoli infiniti. O Gesù dolcissimo, che nella Tua inconcepibile benevolenza Ti sei degnato di unire il mio misero cuore al Tuo Cuore misericordiosissimo, ecco col Tuo Cuore adoro Dio nostro Padre, come nessun'anima l'ha mai adorato. 21.XII.1936. Nel pomeriggio c'è sempre una radio accesa, perciò avverto la mancanza del silenzio. Fino a mezzogiorno, continua conversazione e chiasso. Mio Dio, mi ero rallegrata per il silenzio, per parlare solo col Signore, ma qui è tutto l'opposto. Adesso però non mi disturba più niente, né le conversazioni né la radio. In una parola, niente. La grazia di Dio ha fatto in modo che, quando prego, non so nemmeno dove mi trovi; so soltanto che la mia anima è unita al Signore e così mi passano i giorni in questo ospedale. 23.XII.1936. Trascorro dei momenti con la Madonna e mi preparo al momento solenne della venuta di Gesù. La Madonna mi dà degli insegnamenti in merito alla vita interiore dell'anima con Gesù, specialmente nella santa Comunione. Solo nell'eternità conosceremo quale grande mistero compie in noi la santa Comunione. Sono i momenti più preziosi della vita. O mio Creatore, ho nostalgia di Te. Tu mi comprendi, Signore mio. Tutto ciò che c'è sulla terra, mi sembra una pallida ombra. Io voglio e desidero Te, benché Tu faccia per me molte cose inconcepibili, poiché Tu stesso mi fai visita in modo singolare; tuttavia tali visite non leniscono le ferite del cuore, ma suscitano in me una sempre maggiore nostalgia di Te, o Signore. Prendimi con Te, Signore, se questa è la Tua volontà. Tu sai che muoio, sì muoio di nostalgia di Te, ma non posso morire. O morte, dove sei? Mi attiri nell'abisso della Tua Divinità, ma Ti nascondi dietro una fitta nebbia. Tutto il mio essere è immerso in Te; io però desidero contemplarTi faccia a faccia. Quando avverrà questo per me? Oggi mi ha fatto visita Suor Crisostoma. Mi ha portato dei limoni, delle mele ed un piccolo albero di Natale. Mi ha fatto un grandissimo piacere. La Madre Superiora ha chiesto al medico, tramite Suor Crisostoma, di permettermi di andare a casa per le feste ed il medico ha acconsentito volentieri. E stata una gioia per me ed ho pianto come una bimba. Suor Crisostoma è rimasta meravigliata vedendo il mio brutto aspetto e che sono tanto cambiata. E mi ha detto: « Sai, mia cara Faustina, di sicuro morirai; devi soffrire tremendamente! ». Le ho risposto che oggi soffrivo più degli altri giorni, ma non era niente; che per la salvezza delle anime non era troppo. O Gesù misericordioso, dammi le anime dei peccatori.
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